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Ma

Posted: September 30, 2005 in Pensieri e riflessioni

Ma

Ho una gran bella voglia di piangere.

Ma non sono triste.

Il pianto sarebbe una dimostrazione a me stesso che sono di nuovo in grado di sentire qualcosa, è passato un po’ di tempo dall’ultima emozione a dire il vero.

Vorrei piangere a dirotto e liberare quella sorta di tossina dell’anima che ti si posa sopra il tuo nocciolo centrale, quello più intimo, subito dopo l’ennesima, ultima delusione.

Ma non sono triste.

Pensavo di aver trovato la mia copia perfetta al femminile con cui condividere praticamente tutto.

Ma mi sbagliavo.

Credevo di aver trovato un equilibrio con la mia copia in negativo che avrebbe dovuto bilanciarmi.

Ma mi sbagliavo.

Ho creduto di poter fare come Frankenstein ed assemblare la mia donna perfetta componendola coi pezzi delle varie frequentazioni.

Ma mi sbagliavo.

Ora sono qui, come prima, a commuovermi per il testo di una canzone; a piangere di gioia ad un concerto. Di nuovo pieno di carica e fiducia nel voler vivere ancora, ma la paura la fa da padrona e poi ci sono gli amici che ti dicono di lasciar stare, che non ne vale la pena.

Hanno 10 anni meno di me ed ogni occasione è quella buona; hanno 5 anni meno di me e piangono per l’ultima delusione d’amore; hanno la mia stessa età e mi dicono che la loro vita è cambiata ma che vorrebbero vivere come me.

Ma non sono me.

Mio padre continua a ripetermi che è ora che mi sbrighi, che dovrei essere già altrove.

Ma non è me.

L’ultima ferita ha ripreso a sanguinare, mi ricorda di come non avrei dovuto lanciarmi al buio in caduta libera. Ma non sento dolore.

Guardo il sangue sgorgare e mi meraviglio del bel colore che ha, eppure credevo che dopo tutte le malefatte e i veleni che ci ho mischiato dentro avrebbe avuto delle sfumature più violacee.

Ma non sento dolore.

Guardo l’ematoma della botta che ha lasciato il suo segno in qualche modo.

Ma non sento dolore.

Sento una carezza sul viso ed uno sguardo appassionato che mi osserva da vicino. Sento il suo odore arrivarmi umido attraverso il suo respiro e ne rimango inebriato.

Ma lei non c’è.

Mi perdo nei suoi capelli e mi riposo sul suo seno dopo aver corso per la sua schiena fino ad arrivare giù alle caviglie.

Ma lei non c’è.

Ho scritto e cancellato, ho sputato fuori un concetto e l’ho subito contraddetto. E’ comodo avere un ma da piazzare in giro ogni tanto, ti lascia lo spazio per dire tutto e il suo contrario, di essere guardia e ladro nella stessa frase, nello stesso pensiero.

Ma…

Ieri mattina ho ricevuto una brutta notizia via SMS: "Ale, mi spiace per la perdita di tuo nonno..", messaggio mandatomi da una mia ex..all’inizio non ho capito, poi ho riletto il messaggio e…si, mi stava facendo le condoglianze per la perdita di mio nonno. Ma come, ma chi, ma quando? E’ stato bruttissimo sapere della perdita di un caro via SMS, da una persona che non c’entra più niente con me ormai! I miei familiari praticamente fra una cosa e l’altra hanno dimenticato di avvisarmi della cosa….no comment!

Comunque la sensazione che ho provato è stata di smarrimento, ho avuto un improvviso giramento di testa che mi ha quasi mandato a terra, poi sono uscito fuori dall’ufficio ed ho iniziato a piangere.

Il mio nonno, padre di mia madre, che si è preso beffa della morte per circa due anni…da quando gli avevano riscontrato la presenza di un tumore ormai molto diffuso nel suo organismo gli avevano dato massimo 2/3 mesi ed invece lui con la sua proverbiale forza, voglia di vivere e testardaggine ha preso in giro la morte stupendo il personale medico che lo aveva in cura e che continuava a ripetere che era impossibile.

Non avevo un granchè di rapporto con mio nonno per via della quasi totale assenza di rapporto fra mia madre e i suoi genitori, ma ricordo ancora quando ero piccolo che veniva in ferie dalla Germania e mi portava in regalo delle torce tascabili di ogni forma e colore e io che mi andavo a nascondere sotto il letto per testarne il funzionamento. Ricordo anche di quando quella volta in cui i miei mi mandarono per due settimane al paese in cui i miei nonni stavano trascorrendo le vacanze. Eravamo li con i miei cugini che raccoglievamo i cuccioli di passerotti che, in seguito alla spinta per iniziare a volare data dalla madre, non ce la facevano e cadevano giù in strada. Portavamo gli uccellini a casa dei nonni e lui ci aiutava a dargli da mangiare, ad accudirli.

Un altro ricordo molto vivo è quando mi portò a fare un giro in bici di oltre 15km…ricordo ancora il dolore alle gambe e lui che mi diceva "Sei già stanco? Forza e pedala, io alla tua età…" e mi dava la forza per affrontare la salita.

Questi ed altri piccoli ricordi di un’infanzia che a tratti si è intrecciata con i miei nonni che avrei voluto vivere di più, che avrei voluto….ma ora lui non c’è più, è andato da qualche altra parte a continuare il suo percorso e so già che, anche se non ci vedevamo spesso, mi mancherà : CIAO NONNO!!!

Scelte di vita

Posted: May 3, 2005 in Pensieri e riflessioni

Primo blog in questo mio spazio personale, probabilmente nessuno lo leggerà, ma non mi importa, ho voglia di esternare i miei pensieri e le mie riflessioni e questo è un buon modo di farlo.

E’ la mia generazione senza vento o sono io che non so accontentarmi? O è l’animo umano che non sa trovare pace? Sono andato via dalla città in cui sono cresciuto quando avevo 21 anni e sono andato a vivere a Milano dicendomi che Taranto mi stava stretta, che conoscevo tutti e non avevo più stimoli. Sono arrivato nella grande Milano e mi sono lasciato abbagliare e trascinare nel suo vorticare di eventi, luoghi e situazioni….ma dopo 5 anni mi sono ritrovato a chiedermi "Beh e ora?".

Ho sofferto, pianto, mi sono lasciato andare fisicamente e sono scappato vero i paradisi artificiali dati dall’hashish e dalla marijuana cadendo sempre più giù, andando sempre più verso il fondo fino a quando non ho capito che ciò che Milano mi stava offrendo non era che una mera illusione, un pò come Matrix.

Hai un ottimo lavoro, guadagni 1700€ al mese più i vari benefit, una posizione lavorativa di tutto rispetto e molto stimolante…ma oltre questo cosa c’è? Vetrine, vetrine, illusioni, rapporti sociali instabili, ambiente naturale=0, per qualsiasi cosa devi pagare e anche caro…Milano cosa mi dai oltre il lavoro? Niente!

Ecco allora la decisione… ncigna n’idea inthra lu core, la terra de lu sule, la terra dell’amore (Sud Sound System -Soul Train) ed ecco che ricomincio con la lotta intestina: rimango a Milano col buono stipendio o vado a vivere la mia vita privata da felice e povero in Puglia? non ci ho dormito per mesi, ho fatto calcoli, progetti e quant’altro avendo sempre la stessa risposta: materialmente e venalmente non mi conviene, personalmente si.

E così l’idea si attua, decido di andare a guadagnare quasi la metà, con un lavoro a tempo determinato e tutte le conseguenze del caso pur di tornare a casa, fra la mia gente, a rivedere il mio mare. Sono qui a Lecce da più di 4 mesi ormai e non me ne pento! Si, ok, faccio fatica ad arrivare a fine mese, spendo tanto quanto guadagno se non a volte di più… ma me ne fotto, sono sempre fuori casa e con nuovi, adorabili amici; ho una vita sociale 100 volte più attiva di prima, vedo e vivo il mare come ho sempre fatto…ho anche perso 10kg riacquistando autostima!

Ora mi chiedo: ho sbagliato? Ho fatto bene? Non so se mi accontenterò mai….